E il Natale viene, ancora, sempre, nella nostra umanità. E’ la festa più bella, più lieta, per tutti, a partire dai bambini e le loro famiglie, e per i vecchi che continuano ancora a sognare e a gioire contemplando il volto dei loro nipoti.
Il Figlio di Dio diventa uomo nascendo in una stalla a Betlemme: “troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia” sotto lo sguardo estasiato e materno di Maria e quello silenzioso e protettivo di Giuseppe.
E’ festa per tutti; rallegriamoci: accogliamo la concretezza quotidiana di questo evento: Dio si offre ad ogni uomo e ad ogni donna come un bambino che ci sorride, che allunga le sue mani per toccare ed essere preso in braccio. Questa è la prima meravigliosa e sconvolgente presenza di Dio nella storia umana. E’ un Dio-amore, un Dio-tenerezza, un Dio-persona, delicato, fragile, trepidante, sorridente, umanissimo.
Celebrare il Natale allora è rievocare l’inizio di una storia umana come modello della fedeltà di Dio; è riconoscere nella povertà di un’esistenza il luogo della rivelazione di Dio; è proclamare la reale possibilità di diventare uomini e donne come lo è diventato il Figlio di Dio nel Bambino di Betlemme. Dio esce dal suo splendore divino ed eterno e viene ad abitare la nostra umanità e la nostra storia per essere da noi incontrato ed accolto: in silenzio entra nelle grotte dei nostri cuori e si lascia trovare ed incontrare come un bambino che sorride.
Oggi è Natale: accade un nuovo inizio: inizio silenzioso ed umile di una storia sconvolgente e misteriosa di un Dio che da sempre, ancora oggi, desidera ed attende ognuno di noi per donargli tutto il suo amore, la sua tenerezza, la sua grazia.
E’ Natale: Dio diventa uomo per arricchirci della sua grazia e della sua divinità. L’Amore viene tra noi come uno di noi. Così la nostra vita è abitata dalla sua presenza, il nostro cuore è riempito del suo amore, la nostra vita è inondata della sua grazia: ogni uomo e donna è amato da Dio, nessun escluso.
E’ Natale: andiamo incontro ad ogni uomo e donna che incontriamo con fiducia e rispetto. Sostiamo in gioia e in letizia con i fratelli ed amici, accogliamo i disperati e gli affaticati, sosteniamo gli oppressi e gli sfiduciati: tutti pellegrini e mendicanti d’amore.
E’ Natale: teniamo aperta la porta della nostre case e facciamo pace e giustizia con tutti, apriamo i nostri cuori alla fraternità e alla riconciliazione.
E’ Natale: lasciamo alle spalle l’oscurità della notte, ogni paura e angoscia tristezza, e cantiamo con gioia la nascita di Gesù, sole che illumina ogni persona, grazia che ricolma ogni cuore, vita che si estende ad ogni creatura.
E’ Natale: accogliamo con estasiata riconoscenza il dono di Dio, coscienti che lui, l’Emmanuele, il Dio-con-noi, alimenta la nostra sete di comunione e rafforza la nostra fame di giustizia per costruire un mondo nuovo.
E ’Natale: adoriamo nel Bambino il Dio vero e l’uomo vero, nato dall’incontro straordinario e stupendo della volontà di Dio con quello di una creatura, la vergine Maria: ciò che è impossibile per noi e per il mondo, diventa possibile Fratelli e sorelle buon Natale: diventiamo tutti gioiosi annunciatori e testimoni credibili di questo evento: Dio si è fatto uomo ed abita la nostra umanità e la nostra storia.
Signore Gesù infondi nel nostri cuori il tuo amore per riconoscerti in ogni volto che incontriamo nella nostra storia quotidiana.
Asciuga le lacrime dei fanciulli, delle donne e degli anziani che piangono abbandonati ed afflitti, smarriti ed angosciati.
Spingi gli uomini e i potenti a deporre le armi del male, delle violenze, delle guerre; invita i popoli ad abbattere i muri della miseria e dell’intolleranza, per poterci stringere in un universale abbraccio di fraternità e di pace.
Sei tu, Gesù, che ci porti l’Amore di Dio; tu sei l’Amore che cerchiamo; tu sei la Pace che attendiamo; tu sei la Gioia che desideriamo; tu sei il nostro Natale per sempre e per ciascuno
Buon Natale a tutti
Don Edmondo Lanciarotta – parroco
Natale, 25 Dicembre 2023