Pasqua: Gesù risorto in mezzo a noi

Al mattino del primo giorno dopo il Sabato le donne vanno al sepolcro spinte dall’amore per Gesù, crocifisso, per rimanere accanto al corpo di Gesù, da loro strappato il venerdì perché incombeva la festa di Pasqua.

Ma il sepolcro è vuoto: il corpo di Gesù non c’è: hanno paura e sono sconvolte.

Ricevono prima un annunzio: “E’ risorto”, e poi un invito: “Andate a comunicarlo agli apostoli”.

Questi ultimi sono increduli; due di loro corrono al sepolcro, vedono e ritornano nel cenacolo: lo sconcerto, la paura, il turbamento, il dubbio, l’incredulità, la gioia: sentimenti che rivelano la difficoltà a credere nel Cristo risorto.

E poi, la sera di quello stesso giorno, i due discepoli sulla strada di Emmaus, delusi e tristi, incapaci di riconoscere nel viandante il Cristo che si avvicina e cammina con loro.

Non è facile credere nel Risorto. Anche la gioia rende difficile credere. L’evangelista infatti scrive: “ancora non credevano per la gioia”. Di fronte alla risurrezione l’uomo resta dubbioso ed incredulo.

Eppure il risorto è in mezzo a loro. E’ in mezzo agli amici, ai discepoli, è in mezzo alla comunità radunata, è sempre in mezzo, ritto, dentro la vita di ogni famiglia.

Il corpo risorto di Cristo possiede proprietà superiori a quello umano terreno:

appare e scompare, entra nella stanza a porte chiuse, si sposta senza fare movimenti visibili conservando la sua natura corporea, ma trasformata dallo Spirito. “Un fantasma non ha carne ed ossa come vedete che io ho”. (Lc 24,39).

Questo corpo risorto è il principio ed il modello della risurrezione universale e quindi anche della nostra risurrezione. Dicendo “sono proprio io” Gesù Risorto fa appello alla fede degli apostoli di allora e continua a farlo ai discepoli di oggi.

E’ un invito alla fede di oggi. Cristo si presenta come Colui che ha vinto la sofferenza e la morte e possiede una vita nuova. Egli è là, nella vittoria del suo amore e nel desiderio di attirare tutti gli uomini a sé.

Le parole “sono proprio io” rivelano una presenza personale, viva di Cristo che veglia sulla chiesa,

su ciascuno dei suoi amici e procura a tutti i credenti la vita piena della sua risurrezione Gesù è vivo , è risorto.

Gesù entra nella vita di ogni persona, si avvicina a tutti e a ciascuno nel cammino della loro vita ed invita a non aver paura, a non temere e a riconoscerlo vivo e risorto.

Gesù risorto ci spinge a metterci in piedi, a riprendere fiducia, a riunirci invece di murarci nelle nostre solitudini, amarezze e delusioni, Gesù risorto è in mezzo ai suoi.

E’ lui che abita la speranza, che abita l’amore, che abita tutto ciò che supera l’uomo e lo chiama a superarsi.

Gesù è vivo: la sua presenza annuncia la speranza che abita nel cuore della storia.

Dio in Gesù ci sconcerta sempre, ci sorprende. Solo la fede può metterci davanti alla straordinaria verità e permetterci di aderirvi. “E’ risorto, è in mezzo a noi” parla con noi e mangia con noi.

E’ vivo nell’eucaristia.

Ogni Eucaristia è Pasqua: ogni eucaristia è un incontro con il Risorto.

Cristo risorto ci incontra in ogni banchetto eucaristico, è presente, in mezzo alla comunità radunata.

E’ vivo. La nostra vita è piena del suo Amore.

E’ Pasqua, fratelli e sorelle.

Il Signore ci doni di diventare annunciatori e testimoni di vita nuova. Ci inviti a credere che dal giorno della risurrezione le tenebre sono state vinte, che la notte è stata resa più chiara del giorno, che ogni cuore può davvero “osare l’amore”.

La risurrezione è appello rivolto alla vita di tutti i giorni, è risollevarsi, è ritornare alla vita rinnovati, ricreati, è passione per la vita.

E’ Pasqua: possa esplodere la Pasqua nella nostra vita, nella nostra comunità, nella nostra umanità.

Allora i vivi e i morti si abbraccino pure certi di vivere insieme, per sempre. E che la nostra vita sia una vita da risorti in Cristo Risorto per sempre in noi e con noi.

Il Risorto spezza per noi e con noi il pane dell’amore e resta presenta, anche se scompare ai nostri occhi, non più bisognosi di vedere, perché capaci di riconoscerlo nell’Amore che si dona. Portiamo a tutti, con la parola e la testimonianza l’augurio di Buona Pasqua.

Don Edmondo Lanciarotta – parroco

Domenica di Pasqua 9 Aprile 2023

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