15 Agosto 2022 Festa dell’ASSUNTA

Omelia di Don Edmondo Lanciarotta – parroco

Celebriamo oggi la Solennità della B. V. Maria Assunta in cielo in anima e corpo. Accogliamo la grazia abbondante che ci arriva attraverso il sacramento: accogliamo questa festa come dono prezioso per noi, tutti.

Questa festa è ‘nostra’, perché la nostra parrocchia è dedicata proprio a questo mistero, l’ultima tappa della vita della Vergine Maria: quindi questa è la ‘nostra’ festa; ‘nostra’ nel senso che ci caratterizza, ‘nostra’ perché ‘ci’ appartiene, ‘nostra’ perché anche quest’anno ci è donata, non in maniera individualistica e privatistica, ma sempre comunitaria, da vivere insieme, per farci crescere come famiglia cristiana.

Grazie a questa festa noi tutti abbiamo l’occasione propizia per ricuperare le ‘nostre’ giovani radici aperte ad un futuro fecondo di gioia piena e di felicità: la destinazione finale della nostra vita con Maria nella gloria del cielo, accanto al Figlio suo.

Tuttavia constatiamo che diventa sempre più difficile credere a questo mistero della B.V. Maria e quindi alla risurrezione di Gesù Cristo, forse anche perché siamo sempre più delusi ed amareggiati per come va il mondo, immersi ancora in guerre atroci, in ingiustizie sempre più estese, in violenze sempre più frequenti, in calamità, incendi, siccità, devastazioni ed alluvioni; forse anche ancor più sfiduciati dalle organizzazioni politiche ed istituzionali, e così sempre più smarriti ed angosciati verso un futuro in cui la pandemia ancora non è stata sconfitta .

Ebbene preghiamo perché questa festa possa riempire di grazia e di benedizione la nostra vita, tutti i momenti, tutti gli attimi e le situazioni di vita, estendendo così l’’oggi’ liturgico-sacramentale ad ogni ‘oggi’ della vita quotidiana, portando salvezza, gioia di vivere, bontà, felicità e fraternità, alle nostre famiglie, alla comunità tutta, consapevoli che la destinazione finale, la mèta alla quale la B.V. Maria è arrivata è anche la nostra meta.

Questa festa corrobora la nostra fede, sempre più incerta e dubbiosa in quest’ anno che come parrocchia celebriamo il 60 anniversario della sua nascita.

In questi ultimi anni in occasione di questa festa patronale abbiamo cercato di riscoprire la gioia e la bellezza del Vangelo di Gesù che rivela la benedizione di Dio attraverso la B.V. Maria, in modo da continuare sempre a benedire sempre e tutti, a dire bene di tutti e sempre, a vedere il mondo con gli occhi di Maria che sperimenta di essere guardata e amata dal Signore, per questo benedetta da lui e quindi portatrice a tutti di benedizione sempre, indipendentemente dal nostro comportamento, dalle nostre azioni, fragilità e miserie.

In particolare nel 2016, sei anni fa, celebrando il 50 della costruzione di questa Chiesa abbiamo cercato di riprendere il cammino di ‘costruire comunità’, per diventare sempre più comunità di fratelli e di sorelle, testimoni gioiosi e credibili del vangelo nel territorio in cui ci troviamo. Occasione per riscoprire le radici profetiche di questa chiesa dalle otto porte, sempre aperte, accoglienti per qualunque situazione e in qualunque momento di vita, per poter vivere il vangelo con tutti, nessun escluso a partire dalla riscoperta della centralità dell’eucaristia, fonte e culmine della vita cristiana, celebrata di domenica in domenica. E in quell’occasione abbiamo elaborato un dépliant informativo e conoscitivo.

Ora, in questo tempo, ci troviamo

– all’interno dell’invito di realizzare la priorità pastorale della Collaborazione pastorale di San Donà, quella di ‘incrementare stili di vita maggiormente evangelici’,

– nel pieno ‘cammino sinodale’ della chiesa diocesana e nazionale, cioè di ‘camminare insieme’ verso il Sinodo dei vescovi voluto da Papa Francesco, in preparazione del Giubileo del 2025. Papa Francesco, infatti, parla della necessità della ’riforma’ della Chiesa come di un ‘processo’ continuo di ‘conversione di tutta la chiesa’, e la sta guidando, in mezzo ad un cambiamento epocale.

Ebbene, in questo contesto una proposta: la proposta emersa nel CPP dello scorso giugno e che trovate già nel Notiziario distribuito in questi giorni: ’Le famiglie di Mussetta si incontrano’ attraverso piccole assemblee di Zona della parrocchia.

Come nel 2019, abbiamo suddiviso la parrocchia in zone per permettere alle persone e famiglie di incontrarsi: gli incontri sono il mercoledì sera, in Auditorium in Oratorio, da metà settembre a novembre: occasione propizia per incontrarci: questo è prioritario e fondamentale, prima ancora di fare, cioè di pregare, di riflettere, di cantare, di far festa ed altro: incontrarci, per conoscerci, riconoscerci, ascoltarci, dialogare, trovare motivi di condivisione, di appartenenza, di fraternità, per raccogliere suggerimenti che saranno poi oggetto di riflessione e di studio nell’assemblea generale annuale di sabato 19 novembre 2022 dalle ore 15,00 alle 18,30.

Mi auguro che tutti voi, qui presenti possiate offrire il vostro prezioso contributo come annunciatori sereni, credibili e gioiosi di questa iniziativa, promotori di partecipazione, libera e creativa, assieme alle persone e famiglie che abitano nel vostro condomino e via. Anche questo è un modo concreto di vivere la fraternità del vangelo.

Costituita la parrocchia 60 anni fa e costruita la Chiesa 56 anni fa si tratta ora di costruire la comunità cristiana, di vivere la comunità cristiana che si riconosce in questa parrocchia e celebra i sacramenti in questa chiesa, attraverso relazioni significative interpersonali nella gratuità e nel reciproco perdono a partire dall’abitare la parrocchia, dal frequentare i momenti insieme, partecipare alla proposte, condividere esperienze, con tutti, prendendoci cura di chi è più bisognosi, dai bambini agli anziani.

Diventiamo allora divulgatori, protagonisti, animatori, di questi incontri, diffondendo la notizia che si trova nel Notiziario in distribuzione in questi giorni, spiegando il significato e creando occasioni perché gli incontri possano accadere: ognuno partecipi con i suoi vicini, condomini; ognuno di noi faccia il primo passo: gli incontri iniziano fa un mese circa.

Questa semplice proposta vuole essere un segno che ci offriamo di impegno e di desiderio per diventare comunità cristiana dopo 60 anni dalla nascita della parrocchia. Sentiamoci noi qui i primi coinvolti. Non perdiamo questa occasione.

Nel frattempo suggerisco tre passaggi, tre cambiamenti, tre riforme che ritengo importanti poter vivere insieme diventando comunità cristiana che vive a Mussetta:

– passare dal ‘conteggio’ al ‘contagio’, cioè dal contare quanti siamo, pochi o tanti, dal guardare alla quantità di coloro che frequentano le nostre iniziative, al ‘contagio’, cioè alla passione con cui noi operiamo quando ci incontriamo, alla fraternità che ci offriamo; la fede si trasmette per contagio nella misura che la viviamo nella gioia;

– passare da una fede lamentosa, nostalgica e rattristata e intristita, perché tutto va male, non va come un tempo, non va secondo le nostre prospettive, ad una fede serena che guarda con fiducia il futuro che ci sta davanti, nella consapevolezza che questo mondo è già salvato da Dio e quindi siamo inviati a cogliere i segni di questa presenza di Duo nella nostra storia personale e comunitaria;

– passare dal sentirci arrivati, dall’essere sicuri di noi stessi, dal sentirci appagati della nostra fede, ad essere persone umili, semplici, mai arrivate, sempre pellegrini, sempre mendicanti d’amore, collocati in basso, capaci ogni giorno di condividere le gioie e le speranze, le sofferenze e le angosce degli uomini e delle donne che incontriamo, per essere luce del mondo e sale della terra. Infatti solo che siamo radicati nella terra che viviamo saremo capaci di accorgerci di chi è prostrato a terra, di chi è accasciato e non ce la fa a rialzarsi, di chi è solo e finito (quante persone sole e abbandonate vi sono nella nostra comunità parrocchiale, e noi facciamo finta di non accorgerci).

La breve processione che faremo a conclusione della messa voglia simbolicamente raccogliere tutti noi, le nostre famiglie, le realtà, le situazioni umane di Mussetta sotto il manto protettivo di B.V. Maria per gustare la tenerezza di Maria ed assaporare il gusto della fraternità, per ricevere ancora e sempre la benedizione del Signore.

Questo nostro camminare per le strade della parrocchia con la B.V. Maria dietro a Gesù diventi un segno visibile della volontà di ‘camminare assieme’, di vivere cioè lo spirito sinodale guardano insieme con fiducia la mèta della nostra speranza, la mèta alla quale siamo chiamati e che Maria ha già raggiunto.

 

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